Percorso d’arte
e sculture in città
Materia Prima: l’arte della ceramica contemporanea
Una città della ceramica come Montelupo deve avere una sua riconoscibilità non solo in senso storico o artigianale del materiale ma anche della ricerca, dell’innovazione, della creazione che è tipica in particolare dell’arte contemporanea libera da finalità artigianali, funzionali o meramente tecniche.
Materia Prima
L’arte della ceramica contemporanea
In questo progetto di ceramica dell’arte contemporanea si sono invitati alcuni dei più importanti artisti italiani che usano o hanno usato la ceramica o che hanno particolare sensibilità verso i materiali. Questa mostra all’aperto diventa una rassegna di ceramica diffusa per la città di Montelupo che invita lo spettatore ad uscire dal museo e visitare non solo le opere, ma al contempo i luoghi stessi di rilevante interesse per la città: quelli che le hanno ispirate e quelli che le hanno prodotte, cioè le aziende ceramiche che hanno adottato uno o più artisti e che con loro hanno realizzato le singole opere.
Gli artisti che hanno preso parte all’iniziativa, hanno visionato lo spazio e realizzato l’opera insieme all’azienda, con l’aiuto di maestranze locali e con artigiani del posto, lavorando per quanto possibile in città. Si tratta di creare delle opere che coinvolgono il luogo di produzione e la sua collettività in senso pieno e partecipativo. Alcuni di questi artisti hanno già prodotto in passato opere in ceramica composte da varie parti con l’assistenza diretta di maestranze locali a cui è stata delegata una parte essenziale della realizzazione.
Il fatto inoltre che le sculture sono esposte in spazi pubblici invita gli artisti e la cittadinanza a tenere in conto le esigenze e le aspettative gli uni degli altri. Individuati gli artisti e pensati da parte loro i progetti è sembrato importante permettergli di esporre in pubblico il loro piano, la loro poetica, la loro opera in sedi appropriate di Montelupo.
Gli artisti e le opere
Ogni artista è stato adottato da un’azienda locale ceramica, con cui si è posto in dialogo, in reciproco scambio di idee e conoscenze, stimoli e soluzioni tecniche ed estetiche per creare un’opera che è frutto del genius loci montelupino e dell’innovazione apportata dall’artista. In tal senso l’opera scultorea diventa collettiva, partecipata secondo un modo di produrre antico ma aperto alle sollecitazioni tecniche, tecnologiche e ai saperi di artisti e artigiani, creativi e industria contemporanea. Di qui il senso di un vero e proprio made in Montelupo che non significa solo realizzato geograficamente a Montelupo, ma realizzato grazie ad un dialogo culturale tra la sapienza montelupina e quella di artisti con sguardo internazionale.
La vera novità del progetto risiede proprio in questo connubio arte e industria, dove la ceramica diventa strumento culturale ed estetico e non pretesto di confine. Una novità peraltro già collaudata in anni passati, basti pensare al grande evento rimasto nella storia della cultura italiana che fu Spoleto 1962: Sculture in città, che coinvolse nella produzione di importanti opere le acciaierie Italsider di Coltri presso Genova. Alcune di queste opere, come il monumentale Mobile di Alexander Calder o le colonne di Arnaldo Pomodoro sono ancora in città a testimonianza dell’evento. La differenza rispetto al progetto di Montelupo è che ora sono manifatture locali a produrre le opere.
Il curatore: Marco Tonelli
Marco Tonelli (1971) è un critico d’arte; ha curato cataloghi e mostre di arte moderna e contemporanea tra cui Fabrizio Plessi, Bill Viola, Candida Höfer, Mimmo Paladino, Bertozzi & Casoni, Maurizio Mochetti; è stato Assessore alla Cultura del Comune di Mantova (2013-2014), Caporedattore della rivista Terzo Occhio (2008) e Commissario inviti della XIV Quadriennale di Roma (2004-2005).
Ha conseguito Specializzazione e Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Siena ed è attualmente docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e Direttore artistico della rassegna Materia Prima presso la Fondazione Museo di Montelupo Fiorentino.
Ha pubblicato presso De Luca Editori d’Arte La più mirabil cosa. Teoria della statua da Donatello a Rodin (2006); Pino Pascali. Catalogo generale delle sculture 1964-1968 (2011); The Art Horror Picture Show. Dalla Transavanguardia alla Transfunzionalità (2011); Francis Bacon. Le atmosfere letterarie (2014).
È inoltre autore del saggio La statua impossibile. Scultura e figura nella modernità, Marinotti Edizioni (2008) e della monografia Pino Pascali: il libero gioco della scultura, Johan & Levi Editore (2010).